IRRUZIONE SENATO ACCADEMICO

. 18 novembre 2008
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Durante la seduta del Senato Accademico di oggi (martedì 18), studenti e ricercatori del comitato di lotta Unical sono entrati nella sala riunioni per manifestare il proprio dissenso e la più totale contrarietà alla legge 133 e al DL 180.



Si è inoltre ribadita una ferma e decisa opposizione alle logiche corporativistiche del progetto AQUIS, le quali rischiano di spaccare il fronte di lotta delle Università, portando avanti una politica atta a differenziare Atenei di serie A (cosiddetti "virtuosi") e Atenei di serie B.




Si avvisa, inoltre, che mercoledì alle 12.00 si terrà una riunione con i Precari Invisibili presso l'aula P2 per definire lo svolgimento della diretta di giovedì sera con Annozero, mentre alle 18.00 si terrà un'assemblea presso l'aula Filol8 per discutere dei report prodotti a Roma.

10 commenti:

..:: Symbian ::.. ha detto...

Ma su cosa sarà la puntata di domani di Annozero?

Anonimo ha detto...

In Italia, dal '68 in poi, SIAMO carenti di democrazia. Un governo CHE vince deve poter governare. Alla fine del mandato, se NoN è piaciuto, lo si manda a casa. Questa è democrazia compiuta. NoN E' DEMOCRAZIA tentare con ogni mezzo di NoN far governare un governo democratico eletto e CHE ad aprile scorso ha stravinto. La riforma Gelmini, può piacere o no, ma è un tentativo di metter ordine in settore, la scuola, CHE NoN funziona più DA almeno 40 anni (vedi '68 ). ORA come ORA è una fabbrica di ciucci , di sprechi, di malfunzionamenti diseducativi, dove tutto è permesso, dove tutti vengono promossi, anche gli asini, dove tanti professori dovrebbero iniziare dalle scuole medie a studiare di nuovo, dove ci si trascina stancamente aspettando la fine del mese e basta, dove gran parte degli studenti fuma gli spinelli, aggredisce i professori, ecc. ecc. Quindi, è vero : fanno sciopero coloro i quali vogliono CHE nulla cambi, CHE si continui così alla deriva, PeR conservare privilegi, posizione consolidate ecc. Questo governo sembra tosto PeR andare avanti. E gran parte dell'Italia è dalla sua parte.

Anonimo ha detto...

amico mì, prima cosa di tutto sei disinformato: il decreto, per ciò che concerne la scuola, riguarda le elementari quindi nelle tue parole vedo solo un mare di luoghi comuni messi così a vanvera che significano poco o nulla. Inoltre, il decreto in questione, non cerca di dare rigore o serietà alla scuola pubblica, ma al contrario la indebolisce rendendola ancora più scadente. Per di più il denaro tolto all'istruzione ha il solo scopo di servire come fondo cassa per le peggiori "porcate" (mi permetto di usare un vocabolo tratto dal lessico di un nostro esimio "ministro"). E' ovvio che un governo deve essere libero di svolgere le proprie mansioni, ma quando cerca di distruggere un bene pubblico (e sottolineo questa parola), come lo è l'istruzione, è un dovere di ogni cittadino manifestare il proprio dissenso.

Quelli che hanno spodestato il Capitano Thomas Tew ha detto...

Per il gentile "Anonimo" contestatore: non sarai per caso una delle tante persone che, giusto un anno fa, facevano la fila ai gazebo di Forza Italia dove si raccoglievano le firme contro il governo Prodi? Cioè, non si raccoglievano per proporre un referendum, non si protestava specificamente contro un provvedimento, non si contestava un ipotetico lodo Alfano, la salvaladri, la Cirami, la Cirielli, e tutte le altre leggi vergogna. NO, si protestava più genericamente contro il "Mortadella".
E adesso, di fronte ad un movimento che si è costituito per proporre l'autoriforma dal basso dell'Università (e non genericamente per mandare a casa la persona che sta distruggendo lo stato sociale) tu vieni a dire che protestare è indemocratico?
Nella vita ci vuole soltanto un po' di coerenza. Tutte le parole che hai speso per difendere, in maniera molto faziosa, i provvedimenti del governo per cui hai votato, si basano su posizioni puramente propagandistiche studiate ad hoc per gettare fumo negli occhi alle fasce mediosodomizzate dal regime televisivo.
La realtà dei fatti è che le leggi in materia di scuola e università sono vergognose e discriminanti.
L'ordine che si vuole portare andrà a discapito dei migranti, delle fasce deboli della società, dei diversamente abili, dei lavoratori precari.
Il vostro progetto di privatizzare l'Università produrrà Atenei d'Elite con rette (da 8.000 / 9.000 Euro) proporzionate a quelle di Università quali la Luiss e la Bocconi.
Noi protestiamo contro i tagli, il blocco del turnover e le rette da capogiro. Rivendichiamo il ruolo sociale dell'istruzione pubblica e pretendiamo di essere fautori di una controriforma universitaria che parta dal basso, anziché da un ministro che è venuto in Calabria a sostenere l'esame per l'abilitazione alla professione di avvocato ben consapevole che qui era praticamente scontato l'esito positivo.
Se foste persone dotate di un minimo senso di autocritica, la smettereste di informarvi sempre e solo dai vostri siti/blog di partito.
Cominciate a leggervi il testo della 133, traetene le dovute conseguete e poi, invece di star lì a buttar merda inutilmente su chi combatte questa guerra anche per voi, venite in mezzo a noi e contribuite a difendere i vostri/nostri diritti.

Quelli che hanno spodestato il Capitano Thomas Tew ha detto...

PS. Buona creanza vuole che nei messaggi ci si firmi con nome e cognome. "Anonimo" è un soggetto troppo astratto e generico per poter interloquire con il movimento in maniera credibile.
"Anonimo" sa anche molto di "omertoso" e siccome noi, che siamo antiomertosi e antimafiosi, in questa lotta ci stiamo mettendo i corpi e i volti, sarebbe giusto che tu facessi altrettanto.
Lanciare una pietra nascosto nel buio non è educato e non ti fa onore.
Bisogna avere il coraggio di sostenere le proprie idee fino in fondo. Noi lo facciamo, in maniera serena e pacata senza etichettarvi come: "quelli che si fumano le canne di nascosto (perchè vi piacciono ma vi vergognate a dirlo); quelli che sniffano la coca; che si sbronzano, che menano le fidanzate (perchè per molti di voi la donna è un essere inferiore), quelli che si impasticcano e poi si schiantano coi loro macchinoni sull'autostrada; quelli che la domenica mattina vanno in chiesa e la domenica sera mettono le corna al/alla proprio/a partner; quelli che non amano per nulla pagare le tasse e infatti non le pagano, dichiarano reddito zero e poi vengono all'Università con il BMW; quelli che vanno tutte le sere ai discopub, in discoteca o in qualunque altro locale in cui il livello della musica sia abbastanza alta da impedire la comunicazione ed evitarvi il problema di dover parlare con le persone (perchè non sapreste cosa dire a parte parlare di soldi, di jeans firmati, di Maria De Filippi, dell'ultimo gossip sul professore o il collega di turno)".
Noi non vi etichettiamo, perchè siamo contrari alle etichette ed ai ragionamenti fatti per luoghi comuni.

Anonimo ha detto...

vorrei iniziare col dirvi ke secondo me state facendo chiacchiere e nient'altro dopo tutto non sapete nemmeno voi cosa volete e quindi non bisogna mai fare riferimenti polici quando si tratta di università e non posso tollerare ke siete tutti una folla oceanica ignorante che dite di essere informati e portate aventi i principi sbagliatissimi del 68
voi siete solo dei trombati della vita ke state riuscendo x un periodo di tempo momenti di gloria e siete solo delle pedine di una dama non sapendo ke siete voi i primi ad essere mangiati e nn ki vi muove, perchè ora vorrei chiedervi voi che vi dichiarate la democrazia diretta come mai nn utilizzate i mezzi democratici a vostra disposizione e dite di essere più rappresentativi voi un0assamblea di meno il 10% per facoltà perchè eravate gli stessi in ogni facoltà che i rappresentanti degli studenti che sono stati eletti democraticamente da oltre il 20% degli studenti che hanno votato non lasciando da parte il loro diritto al voto "come avete fatto voi che non avete preso nemmeno un rappresentante a corso di laurea perchè siete voi che come detto prima non sapete cosa volete" concludo dicendo che se voltete parlare di diritto allo studio non dovete occupare aule come ora nella p2 perchè vorrei sapere cosa avete ottenuto oltre che privare il riritto allo studio a chi voleva studiare e occupare spazi per una questione personale nel dire noi siamo i vostri rappresentanti e di ciò che avete lottato cosa avete vinto?
PER IL BENE COMUNE DELL'UNIVERSITA' BISOGNA METTERE DA PARTE LA POLITICA NON FARE CIO' CHE VIENE DETTO DA CHI VI MANOVRA

Anonimo ha detto...

Idiota, impara a scrivere correttamente, ignorante....Parli per luoghi comuni, il mandato dei rappresentanti è scaduto ed è stato prorogato senza un valido motivo, questo è antidemocratico, la dittatura del 20% degli studenti rispetto all'80...A noi non ci rappresenta nessuno, ne tantomeno ci pilota qualcuno dall'alto, questa è una prassi che forse appartiene a te ed al tuo modo di pensare, non vogliamo solo autoriformare l'università dal basso come stiamo già facendo, vogliamo rinnovare la società, vogliamo cambiare il mondo, vogliamo far risorgere la Calabria....L'ONDA CALABRA TRAVOLGERA' ANCHE TE....idiota

Anonimo ha detto...

PER IL COMITATO
E' importante mandare ad Uniriot un comunicato di solidarietà ai compagni della Sapienza che sono stati raggiunti dalle denuncie per i fatti di Piazza Navona....
SIAMO TUTTI ANTIFASCISTI non tollereremo le provocazioni di chi fa del razzismo, del sessismo, della xenofobia, della discriminazione sociale, dell'ignoranza, della violenza del sopruso il suo agire politico....Denunciateci tutti....

Mandate sto cazzo di comunicato perfavore....è importante.....

Quelli che hanno spodestato il Capitano Thomas Tew ha detto...

Invitiamo tutti i gentili signori ad esprimersi in maniera civile evitando le offese gratuite.

DETTO QUESTO VENIAMO A ITALO.

Quando capita di leggere messaggi come il tuo è difficile non rimanere profondamente turbati.
Dall'indagine OCSE P.I.S.A. 2008 è risultato che, negli ultimi anni, molti studenti siano arrivati all'Università con un bagaglio culturale povero.
Tu, ahinoi, ne sei una palese dimostrazione.
Anzi, a giudicare da come scrivi e da come ti esprimi c'è da temere, addirittura, che il tuo livello d’istruzione non vada oltre la terza elementare.
Questo è un male. Per te, per le persone che ti stanno attorno, per i tuoi colleghi, per il sistema universitario, per la società sana.
E' un male perché le radici della tirannia affondano nell'ignoranza e nella protervia e l’unica speranza di salvezza per te è la cultura.
Ti hanno messo in mano un paio di pezzi di carta facendoti credere che te li meritassi. In realtà così non è e, probabilmente, avresti bisogno di frequentare delle scuole serali per recuperare alcune evidentissime lacune. Ovviamente tu non lo farai e c’è chi punta su questo, perché così potrai essere tenuto in una condizione di sudditanza. Non potendo competere con chi è realmente preparato, la tua unica speranza sarà quella di diventare il tirapiedi di qualcuno.
Sei stato cresciuto ed educato per diventare la pedina, arrogante ed ignorante, del sistema.
Quello che conta per la macchina economico-politica è che la gente sappia leggere, scrivere e far di conto, così da poter capire cosa c’è scritto su un cartellone pubblicitario, poter quantificare il costo di un prodotto e poter firmare mutui, contratti e cambiali. STOP.
Non è importante che i cittadini capiscano realmente cosa c’è dietro ogni cosa, qual è il significato profondo di un provvedimento governativo, no.
Questo gli italiani non devono poterlo capire e allora le eccellenze, il merito, l'intelligenza, la cultura devono essere mortificati perché sono fardelli inutili e pericolosi.
Attraverso il sistema mediatico hanno creato eserciti di “cittadini opinionisti” che non sanno nulla di nulla eppure mettono bocca su tutto, come nel tuo caso.
Se tu solo sapessi cosa è stato realmente il ’68, eviteresti di usarlo come argomento critico nello stesso messaggio in cui parli di “rappresentanza studentesca”, visto che quest’ultima del movimento sessantottino è figlia.
Secondariamente, se conoscessi il ’68 non diresti che stiamo commettendo gli stessi errori. Noi non abbiamo mai neanche lontanamente cercato di riproporre il modello sessantottino, prova ne è il fatto che oggi la lotta, diversamente da allora, veda impegnati gli studenti, i ricercatori, i precari e i docenti in un unico fronte. Prova ne è il fatto che siano nati dei workshop a Roma, dove si è discusso di ricerca, didattica e welfare, il che sta a dimostrare che anche gli studenti vogliono divenire protagonisti attivi – e in maniera costruttiva - delle sorti di questo Paese.
Per cui, siccome non sai di cosa stai parlando, faresti meglio ad evitare di definire "ignorante" una folla oceanica di persone che parla di "meritocrazia", "qualità della didattica", "verifica delle reali competenze del personale universitario", "autoriforma".

Quelli che hanno spodestato il Capitano Thomas Tew ha detto...

Sulla questione rappresentanza.

Noi vogliamo l'abbattimento di qualsiasi forma di politica baronale, sia che venga perpetrata da docenti ordinari e dirigenti di questo Ateneo, sia che venga praticata maldestramente da gruppi di studentucoli di dubbia moralità, storicamente corresponsabili di molte delle nefandezze compiute nel mondo universitario.

NOI NON CONTESTIAMO LA RAPPRESENTANZA A PRIORI, tra di noi ci sono anche dei rappresentanti coscienziosi che hanno sempre operato con coerenza. Il problema evidentemente è di chi, magari, svolge il proprio ruolo agendo in maniera del tutto autoreferenziale, senza preoccuparsi di convocare assemblee studentesche o il Consiglio degli Studenti.

Noi non contestiamo UNA rappresentanza, contestiamo QUESTA rappresentanza IL CUI MANDATO E’ SCADUTO e la cui “prorogatio” è inaccettabile poiché, ad oggi, esiste un corposo movimento universitario nazionale fatto da STUDENTI CHE SI RAPPRESENTANO DA SOLI!