Sciopero generale: riunione operativa

. 11 dicembre 2008
35 commenti

Oggi pomeriggio (giovedì 11 dicembre) , ore 18:30, aula Filol. 8
RIUNIONE OPERATIVA in vista dello sciopero generale di venerdì 12 dicembre (domani).
Si discuterà di:

  • contenuti del documento da redigere (?);
  • intervento di uno studente dell'onda calabra durante il comizio in piazza dei Bruzi.
Non mancate... e portatevi la benda da pirata :p



PS. Chiunque legga questo messaggio è pregato di inoltrarlo per fare passaparola tra i colleghi, siamo in truscia(*)!




(*) Dicesi "Truscia" di momento sfavorevole sul piano economico, aggravato da prospettive poco incoraggianti dal punto di vista lavorativo. Insomma: CRISI NERA!

In risposta al capitano Tew

. 10 dicembre 2008
5 commenti

Caro capitano, siamo riusciti a ri-abbordare la nostra nave..evidentemente avevi lasciato qualche boccaporto aperto. Aprrezziamo le tue parole che saranno sicuramente elemento di riflessione e discussione, però le nostre assemblee sono aperte e le nostre email sono pubbliche..quindi la prossima volta contattaci in modo meno "originale" :) . Che le nostre rotte possano incrociarsi ancora per proseguire insieme la navigazione.

A presto capitano Tew (meno ettercap la prossima volta eh ;) ).

I Pirati della P2 !

DOVE CI SONO ONDE CI SONO ANCHE PIRATI

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Heilà vecchie canaglie!
Abbiamo saputo che stavate organizzando una meravigliosa festa e così abbiamo deciso di imbucarci. Spero non vi dispiaccia... AHAHAHAH

Tranquilli, non siamo venuti per depredare il vostro vascello... anche perché non c'è nulla da rubare qui, neanche un fiasco di Rum della peggior specie! BAH.
E dire che una volta il "movimento" si trattava bene e invece oggi...
Non c'è che dire, questa crisi è proprio terrificante!
Ma bando alle chiacchiere, raccontateci un po' di voi. Girovagando per i mari d'Europa, approdando in ogni taverna di porto, abbiamo sentito parlare di questa Anomalus Wave.
Ci hanno raccontato che siete in tanti, colorati, pacifici, che siete imprevedibili e per questo siete "un'onda che non si cavalca"...
Sbagliato!
Ovunque ci siano onde ci saranno sempre capitani di vascello pronti a sfidare i flutti e non tutti dimostreranno buone intenzioni come stiamo facendo noi.
Non abbiate la pretesa di pensare che bastino solo le vostre idee e la vostra propulsione giovanile a condurvi a riva. La vostra traversata sarà lunga, ma non infinita.
Siete un'onda e, prima o poi, ogni onda si infrange sulla battigia, sugli scogli, perdendosi nella sabbia o nel moto di riflusso.
No, non siate forzatamente imprevedibili. Siate audaci e genuini.
L'imprevedibilità è un'arma a doppio taglio, se noi siamo qui ne è la dimostrazione palese.
Voi dovete puntare, piuttosto, sulla la spontaneità (che è l'essenza dello spirito giovanile) e dovete guardare dritto all'orizzonte senza lasciarvi distrarre da pulsioni passeggere, utili a farvi guadagnare solo un po' di gloria per alcuni fugevoli istanti. Puntate a prua!
Non credete al falso mito secondo cui le onde non avrebbero regole, perchè i flutti come tutte le cose del mondo sono governati da leggi precise. In natura si sa, dove vige la giurisdizione dell'istinto lì alberga il dominio del più forte... e in questa guerra i più forti, cari amici, non siete voi!
Perciò ricordatevi di usare sempre la testa, non siate precipitosi, cercate di canalizzare bene l'impeto che percorre e scuote le vostre giovani membra.
Non cercate di essere sempre, a tutti i costi, ciò che non potete essere.
Non abbiate la poca lungimiranza di pensare a voi stessi e al movimento come ad un'onda irruenta e devastante, che in poco tempo finirebbe per disperdersi in milioni di inutili rivoli senza aver scalfito più di tanto la nostra società.
Non di questo voi avete bisogno per vincere la vostra battaglia, ma della saggezza e della pazienza del mare, che erode la terra... senza fretta e mutando profondamente il destino degli uomini.
Oggi in questo blog io e il mio equipaggio isseremo la Jolly Roger.
E' inutile che cerchiate di entrare, abbiamo chiuso i portelloni.
Inutile e per giunta impoetico...
Noi siamo qui solo di passaggio, il tempo di dare un'occhiata in giro, riposarci dalle fatiche dell'ultimo viaggio e salperemo l'àncora per navigare ancora sulla cresta di questa onda che sta attraversando l'Europa.
Se volete, se lo riterrete opportuno, sappiate fare tesoro di questo messaggio nella bottiglia che vi stiamo lasciando, così come noi facciamo tesoro di tutto ciò che dite e fate ogni giorno.
Salute!

Capitano Thomas Tew
Hacker for Life



QUESTO SPAZIO ATTUALMENTE E' OCCUPATO DAI PIRATI, MA NON VOLENDO ESSERE D'INTRALCIO AL MOVIMENTO... FINO ALLA LIBERAZIONE DEL BLOG (CHE AVVERA' STASERA), SAREMO NOI A PUBBLICIZZARE GLI EVENTI!



VENERDI' 12 DICEMBRE, CI SARA' SCIOPERO GENERALE A COSENZA




Iniziativa Biblioteca BAU - Mercoledì 10 ore 17:00

. 9 dicembre 2008
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L'università che vogliamo

L'onda anomala non si ferma...
Qualcuno forse pensa che il silenzio possa placare un'onda impazzita, un'onda che in questi mesi ha più volte dimostrato la propria forza nei cortei, nelle lezioni di piazza ed ha invaso la città inondandola di saperi. Ha portato la sua voce nei Consigli di Facoltà e ha fatto irruzione nel Senato Accademico, per ribadire un secco NO alla legge 133.
Noi riteniamo che i tagli indiscriminati all'istruzione siano serviti unicamente a reggere le sorti di un sistema bancario al collasso, riuscito a salvarsi (?) grazie alla solita ricetta propinata dalla politica del conflitto d'interessi: privatizzare i profitti e collettivizzare le perdite.
E' un film già visto. Si ripete il copione della grottesca telenovela Alitalia: il prestito ponte, la Società divisa in due compagnie (una che si tiene i profitti a beneficio di pochi, l'altra che si tiene i debiti appioppandoli sulle spalle dei contribuenti, cui tocca annaspare e morire di fame per consentire ai potenti di comprarsi un nuovo giocattolo).
E' ORA DI DIRE BASTA!!!
Dalla manifestazione di Roma del 14 novembre, e dall'assembla nazionale che ne è seguita ha preso il via la nuova sfida del movimento studentesco: l'AUTORIFORMA.
Abbiamo lanciato un messaggio forte e chiaro: questa crisi non può ricadere sulle spalle dei precari, della scuola, dell'università, della ricerca e della sanità!
Non possiamo piegarci ancora di fronte alle prepotenze di una classe politica totalmente autoreferenziale, che non ha nessuna intenzione di curare gli interessi dei cittadini.
Siamo noi giovani a doverci riprendere quei luoghi, fisici e culturali, che ci sono stati finora impunemente preclusi. E dobbiamo farlo ripartendo dal basso, dall'ambito in cui quotidianamente ci muoviamo: l'Università e il contesto cittadino.
Vogliamo partire dalla redistribuzione del reddito in termini di riqualificazione di servizi quali le mense, i trasporti pubblici, gli alloggi e le biblioteche.
In occasione dello sciopero generale del 12 dicembre invitiamo la comunità accademica a fermarsi un istante per ripensare, in senso collettivo, all'università che vogliamo e dobbiamo costruire.
I "lavori" saranno inaugurati mercoledì 10 dicembre (domani).
Per l'occasione gli studenti dell'onda propongono di approfondire le tematiche sollevate, in questi mesi, dal movimento nazionale, costruendo così un momento di discussione aperta su "spazi e tempi per gli studenti", "didattica e reddito".
Come location dell'incontro abbiamo scelto la Biblioteca di Area Umanistica (BAU).
Il motivo è semplice: noi riteniamo che le Biblioteche dell'Unical, situate in un campus a carattere residenziale, debbano garantire orari di apertura sia di sera, sia nel fine settimana (domenica inclusa).
I ritmi incalzanti del nuovo ordinamento ci impongono un calendario di lezioni che, a volte, si protraggono oltre l'orario di chiusura delle biblioteche. Di conseguenza è come se quest'ultime non venissero considerate spazi destinati allo studio e al confronto, proprio perchè non c'è il tempo materiale per viverle.
Questa per noi studenti è una contraddizione inaccettabile.
Noi non possiamo e non vogliamo più vivere l'Università come un esamificio, vogliamo riappropriarci del nostro tempo e, di conseguenza, pretendiamo più opportunità di crescita e più qualità per la didattica da "consumare" a ritmi sostenibili.
Per tali ragioni l'onda chiede:
  1. l' apertura quotidiana delle biblioteche fino alle ore 24:00 (inclusi i fine settimana);

  2. la copertura, in orario notturno, del servizio di trasporti indispensabile (agli studenti che non risiedano entro le mura del campus) per poter fruire delle biblioteche anche di sera.
Riteniamo che queste siano proposte oltremodo ragionevoli, condivise largamente dalla comunità studentesca e, al tempo stesso, utili a predisporre nuovi contratti part-time per quegli studenti che dovessero decidere di prestare servizio in orari serali. Inoltre, così facendo, si consentirebbe la regolarizzazione di quei lavoratori precari i quali, da troppo tempo, versano in una situazione di totale incertezza.
A questo proposito, qualora dovessero permanere ulteriori reticenze, ricordiamo alle autorità accademiche che la formula dell'impiego "part-time" degli studenti è già espressamente contemplata da regolamento, come strumento utile al miglioramento dei servizi universitari.
Siamo fermamente convinti che un'esigenza forte, quale quella di riappropriarci di spazi e tempi necessari, possa costituire l' occasione per reinventare e praticare attività alternative alla logica della privatizzazione dei servizi.

Quindi: Appuntamento per il 10 dicembre ore 17:00 biblioteca Bau, discussione aperta e a seguire reading musicato a cura degli studenti. La comunità accademica è invitata a partecipare, arricchiamo le nostre discussioni con le nostre idee.


Onda Anomala

Riflessioni su... Sabina Guzzanti

. 5 dicembre 2008
5 commenti

Lo scorso 11 novembre il Comitato di lotta UniCal (l’Onda Calabra) ha dato vita ad una "lezione di didattica alternativa" molto particolare, dal titolo Satira e libertà di stampa, tenuta da una docente d'eccezione: Sabina Guzzanti.
In quella occasione - ricordiamo - il livello di partecipazione studentesca fu tale da rendere inadeguata all'iniziativa un'aula da 500 posti, la Consolidata 1, letteralmente traboccante.
A lezione cominciata, mentre Sabina aveva già solleticato per mezz'ora gli umori e le curiosità del pubblico presente, gli studenti accalcati all'esterno dell'aula hanno fatto giungere la richiesta di poter spostare l'incontro in uno spazio più grande.
Il Comitato si stava già prodigando per ottenere - in corso d'opera - l'utilizzo dell'Aula Magna che, di fatto, ci siamo presi incontrando non poche resistenze: a partire dalla vigilanza che voleva limitare l'accesso (per ragioni di sicurezza), alle iniziali incertezze e contrarietà che abbiamo incontrato nei responsabili dell'aula, i quali non volevano concederci l'uso dei microfoni!
Ebbene, come vi raccontano in parte le fotografie del bravissimo Marco Ascrizzi - il fotografo ufficiale del nostro movimento - Sabina e il suo staff hanno dimostrato una disponibilità infinita nei nostri confronti. Si sono lasciati sballottare da una parte all'altra (di Cosenza prima e del Campus rendese, poi), senza mai farci pesare eventuali carenze organizzative. Al punto che - lo testimonia la foto in basso - l'artista si è tranquillamente prestata ad intrattere gli studenti, parlando loro attraverso un megafono, in attesa che dall'aula Consolidata 1 arrivasse l'impianto di amplificazione.
A causa dei vari disguidi tecnici, che solo a noi potevano essere imputati, l'incontro con Sabina si è protratto più del previsto. Avevamo già ampiamente sforato con i tempi eppure, a lezione conclusa, gli studenti le hanno posto moltissime domande, cui lei ha risposto di buon grado nonostante la tassatività dei suoi impegni in agenda.
Questo ha costretto Sabina a posticipare le prove dello spettacolo, nonché lo spettacolo stesso, tenutosi poche ore più tardi a Cosenza. Per noi non è stato un gesto da poco, considerato soprattutto che l'artista ha presenziato gratuitamente all'incontro con gli studenti.
Sabina ha sposato la causa del movimento studentesco nazionale fin dall’inizio.
Arrivata a Cosenza si è da subito informata su come noi ci stessimo muovendo, quale fosse il livello di coinvolgimento nel nostro Ateneo, quali i nostri collegamenti con le altre università italiane e su quali iniziative avessimo in mente per il futuro, rendendosi inoltre personalmente disponibile qualora avessimo avuto bisogno.
Dopo un mese circa, anche alla luce del controverso episodio avvenuto il 29 novembre a Senigallia, sentiamo la necessità di ringraziare pubblicamente Sabina e i suoi collaboratori per tutto quello che hanno fatto in quella bella giornata di novembre.
Senza entrare nel merito della questione, visto che nessuno di noi era lì presente e che le informazioni di cui disponiamo sulla vicenda sono del tutto discordanti (vedere sul blog di Sabina, sul sito del Centro Sociale Mezza Canaja e su RepubblicaOnline), una cosa gli studenti dell'Onda Calabra hanno sentito di poter fare: testimoniare la loro entusiasmante esperienza con la Guzzanti.

Sabina, grazie di tutto e in bocca al lupo!