Iniziativa Biblioteca BAU - Mercoledì 10 ore 17:00

. 9 dicembre 2008
  • Agregar a Technorati
  • Agregar a Del.icio.us
  • Agregar a DiggIt!
  • Agregar a Yahoo!
  • Agregar a Google
  • Agregar a Meneame
  • Agregar a Furl
  • Agregar a Reddit
  • Agregar a Magnolia
  • Agregar a Blinklist
  • Agregar a Blogmarks

L'università che vogliamo

L'onda anomala non si ferma...
Qualcuno forse pensa che il silenzio possa placare un'onda impazzita, un'onda che in questi mesi ha più volte dimostrato la propria forza nei cortei, nelle lezioni di piazza ed ha invaso la città inondandola di saperi. Ha portato la sua voce nei Consigli di Facoltà e ha fatto irruzione nel Senato Accademico, per ribadire un secco NO alla legge 133.
Noi riteniamo che i tagli indiscriminati all'istruzione siano serviti unicamente a reggere le sorti di un sistema bancario al collasso, riuscito a salvarsi (?) grazie alla solita ricetta propinata dalla politica del conflitto d'interessi: privatizzare i profitti e collettivizzare le perdite.
E' un film già visto. Si ripete il copione della grottesca telenovela Alitalia: il prestito ponte, la Società divisa in due compagnie (una che si tiene i profitti a beneficio di pochi, l'altra che si tiene i debiti appioppandoli sulle spalle dei contribuenti, cui tocca annaspare e morire di fame per consentire ai potenti di comprarsi un nuovo giocattolo).
E' ORA DI DIRE BASTA!!!
Dalla manifestazione di Roma del 14 novembre, e dall'assembla nazionale che ne è seguita ha preso il via la nuova sfida del movimento studentesco: l'AUTORIFORMA.
Abbiamo lanciato un messaggio forte e chiaro: questa crisi non può ricadere sulle spalle dei precari, della scuola, dell'università, della ricerca e della sanità!
Non possiamo piegarci ancora di fronte alle prepotenze di una classe politica totalmente autoreferenziale, che non ha nessuna intenzione di curare gli interessi dei cittadini.
Siamo noi giovani a doverci riprendere quei luoghi, fisici e culturali, che ci sono stati finora impunemente preclusi. E dobbiamo farlo ripartendo dal basso, dall'ambito in cui quotidianamente ci muoviamo: l'Università e il contesto cittadino.
Vogliamo partire dalla redistribuzione del reddito in termini di riqualificazione di servizi quali le mense, i trasporti pubblici, gli alloggi e le biblioteche.
In occasione dello sciopero generale del 12 dicembre invitiamo la comunità accademica a fermarsi un istante per ripensare, in senso collettivo, all'università che vogliamo e dobbiamo costruire.
I "lavori" saranno inaugurati mercoledì 10 dicembre (domani).
Per l'occasione gli studenti dell'onda propongono di approfondire le tematiche sollevate, in questi mesi, dal movimento nazionale, costruendo così un momento di discussione aperta su "spazi e tempi per gli studenti", "didattica e reddito".
Come location dell'incontro abbiamo scelto la Biblioteca di Area Umanistica (BAU).
Il motivo è semplice: noi riteniamo che le Biblioteche dell'Unical, situate in un campus a carattere residenziale, debbano garantire orari di apertura sia di sera, sia nel fine settimana (domenica inclusa).
I ritmi incalzanti del nuovo ordinamento ci impongono un calendario di lezioni che, a volte, si protraggono oltre l'orario di chiusura delle biblioteche. Di conseguenza è come se quest'ultime non venissero considerate spazi destinati allo studio e al confronto, proprio perchè non c'è il tempo materiale per viverle.
Questa per noi studenti è una contraddizione inaccettabile.
Noi non possiamo e non vogliamo più vivere l'Università come un esamificio, vogliamo riappropriarci del nostro tempo e, di conseguenza, pretendiamo più opportunità di crescita e più qualità per la didattica da "consumare" a ritmi sostenibili.
Per tali ragioni l'onda chiede:
  1. l' apertura quotidiana delle biblioteche fino alle ore 24:00 (inclusi i fine settimana);

  2. la copertura, in orario notturno, del servizio di trasporti indispensabile (agli studenti che non risiedano entro le mura del campus) per poter fruire delle biblioteche anche di sera.
Riteniamo che queste siano proposte oltremodo ragionevoli, condivise largamente dalla comunità studentesca e, al tempo stesso, utili a predisporre nuovi contratti part-time per quegli studenti che dovessero decidere di prestare servizio in orari serali. Inoltre, così facendo, si consentirebbe la regolarizzazione di quei lavoratori precari i quali, da troppo tempo, versano in una situazione di totale incertezza.
A questo proposito, qualora dovessero permanere ulteriori reticenze, ricordiamo alle autorità accademiche che la formula dell'impiego "part-time" degli studenti è già espressamente contemplata da regolamento, come strumento utile al miglioramento dei servizi universitari.
Siamo fermamente convinti che un'esigenza forte, quale quella di riappropriarci di spazi e tempi necessari, possa costituire l' occasione per reinventare e praticare attività alternative alla logica della privatizzazione dei servizi.

Quindi: Appuntamento per il 10 dicembre ore 17:00 biblioteca Bau, discussione aperta e a seguire reading musicato a cura degli studenti. La comunità accademica è invitata a partecipare, arricchiamo le nostre discussioni con le nostre idee.


Onda Anomala

0 commenti: